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Digitalizzazione e Corporate Governance: le sfide e le opportunità della Direttiva UE 2025/25

3 dicembre 2025 | Legge applicabile: Italia, Unione Europea | 2 minuti di lettura

La rivoluzione digitale nel diritto societario introdotta dalla Direttiva UE 2025/25 e le sue implicazioni per la governance e le operazioni straordinarie.

Perché è importante?

Dal 30 gennaio 2025 è in vigore la Direttiva UE 2025/25, che introduce strumenti innovativi per semplificare e digitalizzare la vita societaria:

  • Certificato UE delle società: documento elettronico multilingue valido in tutta l’UE.
  • Procura digitale UE: per operazioni cross-border, autenticata tramite eIDAS 2.
  • Sistema BRIS potenziato: interconnessione dei registri imprese con quelli dei titolari effettivi e delle insolvenze.
  • Controllo preventivo sugli atti costitutivi e maggiori obblighi informativi.

Obiettivo: trasparenza, interoperabilità e riduzione delle formalità. Gli Stati membri dovranno recepire entro luglio 2027, ma le imprese devono già pianificare l’adeguamento.

Come prepararsi alla rivoluzione digitale

Per affrontare in modo proattivo le novità introdotte dalla Direttiva UE 2025/25, è consigliabile avviare subito un percorso strutturato. Il primo passo è un audit interno per mappare i processi societari e individuare i punti critici da digitalizzare. A seguire, occorre aggiornare gli strumenti tecnologici, adottando sistemi compatibili con BRIS e certificati UE e verificando la conformità delle piattaforme di firma digitale alle normative europee.

Un aspetto cruciale è la revisione delle policy interne, definendo protocolli chiari per l’uso delle procure digitali e la gestione dei certificati societari, oltre ad aggiornare le procedure di compliance per garantire la sicurezza dei dati. Parallelamente, è fondamentale investire nella formazione del management e dei team legali, attraverso workshop dedicati a eIDAS 2 e all’interoperabilità dei registri, e predisporre linee guida operative per operazioni cross-border in formato digitale.

Infine, la pianificazione strategica deve integrare la digitalizzazione nel piano di governance ESG e valutare l’impatto sui costi e sui tempi delle operazioni straordinarie, trasformando questa sfida normativa in un’opportunità di efficienza e trasparenza.

Oltre la regola: come trasformare la digitalizzazione in vantaggio competitivo

La digitalizzazione non è solo un cambiamento tecnico: è una trasformazione che ridisegna il modo in cui le società operano, comunicano e si assumono responsabilità. Le nuove regole europee non si limitano a semplificare procedure, ma introducono un paradigma in cui trasparenza, interoperabilità e sicurezza digitale diventano fattori competitivi.

Chi saprà integrare questi strumenti non solo per adempiere agli obblighi, ma per ripensare la governance e accelerare le operazioni straordinarie, avrà un vantaggio strategico. La domanda non è se adottare la digitalizzazione, ma come farlo in modo che diventi un asset e non un rischio.

Il 2027 sembra lontano, ma le scelte fatte oggi determineranno la capacità di affrontare fusioni, acquisizioni e rapporti cross-border in un contesto sempre più digitale.

Il presente documento (e tutte le informazioni a cui si accede tramite i link in esso contenuti) è fornito a scopo puramente informativo e non costituisce una consulenza legale. È necessario richiedere una consulenza legale professionale prima di intraprendere o astenersi da qualsiasi azione in seguito alla lettura del contenuto di questo documento.

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